La vaccinazione degli animali da compagnia è fortunatamente una pratica ormai ampiamente diffusa e consolidata. Ciononostante, ancora molti proprietari sono scettici sulla reale necessità di effettuare un protocollo vaccinale completo e corretto. Cerchiamo allora di fare chiarezza e di rispondere alle tante domande che in molti si pongono.
Perché vaccinare gli animali da compagnia
I vaccini aiutano a prevenire numerose malattie che colpiscono gli animali domestici ed è uno dei modi più semplici per aiutarli a vivere una vita lunga e sana. Esistono vaccini diversi per malattie diverse, differenti tipi e combinazioni di vaccini. Ogni tipo può presentare benefici ma anche rischi che devono essere valutati in relazione allo stile di vita e alla salute. Il veterinario è in grado di determinare come e contro cosa vaccinare un animale nel modo più sicuro. Non tutti hanno bisogno di tutti i vaccini.
Alcune malattie infettive, causate da virus e batteri, possono essere molto pericolose e portare anche al decesso. Si tratta spesso di malattie altamente contagiose, che possono quindi trasmettersi con facilità tra gli animali, come il cimurro, la leptospirosi, l’epatite. Vaccinare significa ridurre i rischi per il nostro animale, ma anche per tutti quelli con cui il nostro animale entrerà in contatto.
Cos’è la vaccinazione
Con il termine vaccinazione si intende la pratica medica che consiste nel somministrare un agente infettante in un animale sano, che sia un virus o un batterio reso inoffensivo, in modo che possa stimolare il sistema immunitario a produrre una difesa nei confronti di una malattia che potrebbe colpirlo in futuro. Se un animale domestico venisse esposto alla vera malattia, il suo sistema immunitario sarebbe preparato a riconoscerla, a combatterla completamente o ridurne la gravità. Nessun vaccino garantirà l’efficacia al 100%, normalmente varia dal 65% al 95%.
Quanto è importante vaccinare il proprio animale
La vaccinazione di gatti e cani è una pratica salvavita, a patto che venga effettuata nel modo corretto. Per questo deve essere eseguita solo ed esclusivamente dal Medico Veterinario e sempre preceduta da una visita clinica, che accerti l’assenza di malattie in corso; situazione che pregiudicherebbe la possibilità di sviluppare una corretta copertura degli anticorpi e metterebbe a rischio la salute dell’animale. Il veterinario è anche esperto in vaccinazione di animali non convenzionali, come il furetto, il coniglio e altre specie che si possono tenere in casa.
Vaccinazione antirabbica obbligatoria
In Italia la vaccinazione antirabbica è obbligatoria per:
- cani, gatti e furetti che debbano andare all’estero e/o che abbiano bisogno del rilascio del passaporto;
- animali che debbano partecipare a particolari eventi, quali ad esempio mostre, manifestazioni o gare;
- animali che vivono in zone in cui siano presenti costantemente malattie infettive trasmissibili da pulci, zecche e flebotomi.
Quanti vaccini deve fare un gatto?
La prima vaccinazione di un gatto può essere fatta verso i 2-3 mesi. A questa segue un richiamo dopo 2 o 4 settimane dal primo vaccino. Ogni quanto vaccinare il gatto? Successivamente basterà farlo ogni anno o due, a seconda di cosa consiglia il veterinario. I vaccini obbligatori per il gatto sono tre, detta anche trivalente, che combattono le infezioni più comuni:
- gastroenterite e rinotracheite infettiva;
- calicivirosi.
Tra i vaccini non obbligatori per i gatti, ma consigliabili, in quanto utili a prevenire patologie letali ci sono quelli contro la FeLV (leucemia felina), la FIP (peritonite infettiva), l’anti rabbia, obbligatoria in Sardegna.
Quali vaccini fare a un cane?
Per i cani è consigliabile vaccinare i cuccioli a partire dalle 12 settimane. Da cucciolo bisogna evitare il contatto con altri cani per prevenire il contagio da infezioni. Il vaccino più comune è il trivalente che protegge contro cimurro canino, epatite, leptospirosi.
I vaccini per i cani da fare sono il:
- cimurro canino;
- parvovirus;
- epatite.
I vaccini facoltativi:
- leptospirosi;
- rabbia;
- parainfluenza;
- leishmaniosi;
- malattia di Lyme.
Vaccinazione animali non convenzionali: furetti
I giovani furetti vanno vaccinati versi le 6-8 settimane, con un unico richiamo dopo 4 settimane. Nel caso in cui i genitori non fossero vaccinati e sia stata perciò eseguita la prima vaccinazione prima delle 4-6 settimane di vita, si farà invece un richiamo ogni 3 settimane, fino alla quattordicesima settimana. In seguito, sarà sufficiente un richiamo annuale. Nei furetti è fortemente consigliata la vaccinazione contro il virus del cimurro e, quando necessario, contro quello della rabbia e per la leptospirosi.
Tra le malattie che possono colpire più di frequente i furetti, il cimurro è una malattia contagiosa il cui virus può essere trasmesso direttamente da un animale malato o attraverso il contatto con materiale infetto, che noi stessi possiamo portare in casa attraverso le scarpe o i vestiti. Il cimurro è causa di morte piuttosto frequente tra i furetti e non esiste una cura. Vaccinarlo è quindi importante.
Vaccinazione animali non convenzionali: coniglio
Per proteggere la salute dei nostri conigli è necessario vaccinarli contro 3 malattie infettive:
- mixomatosi: è una malattia virale molto contagiosa, che provoca un elevato tasso di mortalità (50-100%). Si trasmette sia per contatto diretto con un coniglio infetto, sia attraverso insetti vettori (zanzare, pulci, pidocchi, zecche e acari). I sintomi comprendono abbattimento, congiuntivite, scolo oculare, rigonfiamenti cutanei sulla testa e sugli arti, infiammazione degli organi genitali. La morte sopraggiunge in 5-10 giorni.
- Malattia emorragica virale di tipo 1 (ceppo classico Mev 1): è una malattia altamente contagiosa e letale (mortalità dell’80-100%), che causa lesioni emorragiche, anoressia, apatia, segni neurologici e problemi respiratori. La morte, quasi sempre improvvisa, avviene per lo sviluppo di emorragie in tutti gli organi, in particolare nei polmoni.
- Malattia emorragica virale di tipo 2 (ceppo francese Mev 2): apparsa in Francia nel 2010, si è rapidamente diffusa in Italia, provocando alti tassi di mortalità (40-90%). Molto simile alla MEV 1 per andamento, contagiosità, modalità di diffusione e lesioni, ma abbastanza diversa da necessitare un vaccino tutto suo. Si tratta infatti di un virus diverso dal ceppo classico di Malattia Emorragica Virale.
La prima vaccinazione per MEV1 e mixomatosi è consigliabile dopo 10 – 12 settimane di vita, mentre per la prima vaccinazione per MEV2 è meglio attendere 6 mesi.
Vaccinare il tuo animale è importante, prenditi cura di lui al meglio consigliandoti con il tuo veterinario.
Dottoressa Vera Careri