Rottura legamento crociato craniale nel cane: cause, sintomi, rimedi

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Tutto sulla rottura del legamento crociato nel cane: cause, sintomi, rimedi. Come procede il veterinario, il fisioterapista e quando necessario operare.

Il legamento crociato craniale nel cane è uno dei principali mezzi di stabilizzazione del ginocchio, deputato a mantenere i rapporti articolari tra il femore e la tibia. La rottura del legamento crociato craniale nel cane è una patologia molto comune in ortopedia veterinaria, tra le più frequenti cause di zoppia e colpisce a partire dai 2 ai 10 anni di età. 

Le cause possono essere:

  • di natura degenerativa progressiva;
  • di natura traumatica acuta;
  • indebolimento articolazione;
  • predisposizioni di razza (razze con un angolo del ginocchio aperto);
  • artite;
  • problemi di sovrappeso.

Le razze più esposte a questa patologia ortopedica sono, Doberman, Cane Corso, American Staffordshire Terriers, Labrador Retrievers, Rottweilers, Bulldogs, Chow Chow, Boxer, Pittbull e molossidi.

In questo articolo analizzeremo alcuni fatturi sulla rottura del legamento crociato nel cane e quando necessario operare.

Cos’è e dove si trova il legamento crociato nel cane?

Il ginocchio è un’articolazione complessa formata dalla rotula, da cartilagini e da legamenti che collegano il femore alla tibia. Due legamenti si incrociano formando una X all’interno dell’articolazione del ginocchio: il crociato anteriore (negli animali craniale) e il crociato posteriore (negli animali caudale). Il legamento crociato craniale si attacca alla parte anteriore della tibia e il crociato caudale a quella posteriore della tibia. Il legamento crociato craniale nel cane impedisce alla tibia di scivolare in avanti sotto il femore.

Lesione legamento crociato craniale cane sintomi

sintomi della rottura legamento crociato anteriore nel cane sono molto evidenti: lo si vedrà camminare zoppicando e con la zampa posteriore alzata, improvvisamente così dolorante da riuscire a malapena a sopportare il peso su di essa. Seduto l’animale tenderà a ruotare l’arto verso l’esterno. Se lasciato a riposo il problema può migliorare in una o due settimane, ma il ginocchio appare notevolmente gonfio. Per appurare la rottura è necessario portare il cane dal veterinario.

Diagnosi della rottura del legamento crociato

La diagnosi di rottura del LCC viene emessa dal veterinario ortopedico grazie ad una visita clinica in cui effettuerà un controllo chiamato “test del cassetto”, per verificare l’instabilità della tibia rispetto al femore. Un altro metodo è il test di compressione tibiale, in cui il veterinario stabilizza il femore con una mano e flette la caviglia con l’altra. Se il legamento è rotto, la tibia si sposta in avanti in modo anomalo. Successivamente si passerà all’esecuzione di radiografie del ginocchio, queste permetteranno anche di valutare il livello di artrite, che può insorgere rapidamente in concomitanza con la rottura.

Normalmente in caso di rottura del legamento crociato posteriore è necessario operare il cane. Più si aspetta più la situazione può peggiorare.

Operazione rottura legamento crociato cane

La maggior parte dei cani dovrà essere operata. Il chirurgo procede ispezionando l’articolazione, rimuovendo i frammenti del legamento rotto e creandone uno artificiale, spesso posizionato al di fuori della capsula articolare del ginocchio. Stabilizza l’articolazione per prevenire movimenti anomali. 

Fisioterapia e riabilitazione dopo la rottura del legamento crociato 

Un ciclo di riabilitazione anche prima dell’intervento chirurgico, allo scopo di ridurre l’infiammazione a livello articolare e lavorare sul rinforzo muscolare, può essere molto importante. Questo tipo di programma permetterà al cane di affrontare meglio il periodo post-operatorio (riposo forzato per qualche settimana) riducendo i tempi di recupero dopo l’intervento.

trattamenti fisioterapici per il cane si dividono in due momenti:

  • nel post-operatorio in passivo per ridurre l’edema locale e l’infiammazione;
  • dalla rimozione dei punti in poi è possibile lavorare in maniera graduale in attivo e sul recupero funzionale dell’arto e sul rinforzo muscolare.

I protocolli cambiano a seconda del paziente, del tipo di intervento e delle risposte che otteniamo. In riabilitazione si lavora per obiettivi e i tempi per raggiungerli sono variabili. Aspetto da tenere sempre presente, è che durante tutto il periodo riabilitativo il cane andrà tenuto a riposo.

L’approccio conservativo, invece, viene consigliato in due casi:

  • quando abbiamo una rottura parziale del legamento;
  • quando le condizioni fisiche del paziente sono tali da non permettergli di affrontare un intervento chirurgico. 

Si tratta di un tentativo, alcune volte i cani non rispondono come ci si aspetta per cui bisognerà ricorrere comunque alla chirurgia. Il periodo di recupero post-operatorio può durare fino a 4 mesi per un ritorno ad una piena attività fisica. 

Ma sono le prime 4/6 settimane che richiedono la maggiore attenzione da parte del proprietario e la restrizione dell’attività fisica. 

Un aspetto importante da tenere in considerazione per una corretta gestione dei pazienti affetti da rottura del crociato è il controllo del peso ed il mantenimento di un corretto regime di attività fisica.

Dott.re Andrea Guidoni

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