Si parla molto spesso di gattini e cani cuccioli abbandonati od orfani, ma è una realtà che colpisce anche i coniglietti. Se ne dovessi trovare uno, o più in un nido abbandonato, leggi i nostri consigli su come salvare un coniglio appena nato.
Come capire se la coniglia allatta
Il più delle volte i coniglietti selvatici non sono orfani. Se hai scoperto un nido con un coniglietto neonato e sembra in salute, non lo spostare. Le coniglie allattano i piccoli per circa 5 minuti al giorno, entrano nel nido o nella casetta di prima mattina e nuovamente di sera, poi restano il più lontano possibile dal nido, per evitare di attirare i predatori. Il loro latte è molto nutriente e i coniglietti si riempiono lo stomaco in pochi minuti.
- le coniglie non restano nel nido per riscaldare i piccoli come fanno di solito i mammiferi e gli uccelli. Lo costruiscono con il loro pelo e con erba per tenere i piccoli al caldo nell’intervallo tra una poppata e un’altra;
- puoi prendere in mano i piccoli e appurare se si stanno alimentando bene, controllando le dimensioni dello stomaco (che non deve essere infossato), il colore roseo della pelle, il loro livello di attività (non devono avere un colore bluastro e non devono apparire intorpiditi) e il tempo in cui li sentite piangere (i coniglietti neonati dovrebbero stare in silenzio per la maggior parte della giornata, se piangono costantemente allora significa che non vengono nutriti);
- Se sono caldi, molto probabilmente la madre li sta alimentando, ma ricordate che torna nel nido solo di notte.
Quanto deve stare il coniglio con la mamma
Se ti capitasse di trovare un nido di coniglietti e di non vedere la madre nei dintorni, sappi che è normale. Non portali via dal nido ridurresti notevolmente le loro possibilità di sopravvivenza. Normalmente è in giro. I cuccioli devono stare con la madre almeno fino alle 4 settimane di vita. Prima di allora, un lagomorfo cucciolo dipende dal suo latte per una corretta alimentazione e il suo fabbisogno nutrizionale. I coniglietti devono essere svezzati tra le 4 e le 6 settimane di vita, anche se per le razze più grandi è meglio aspettare fino alle 8 settimane. Se hai trovato più cuccioli insieme non li separare.
Come allevare conigli orfani
Come salvare un coniglio appena nato senza mamma? Hai appurato che la mamma non c’è più. Per prima cosa fornisci un nido morbido mettendo in una scatola degli asciugamani puliti e/o dell’ovatta, e coprilo se ha gli occhi chiusi in modo che stia al buio.
I conigli non devono essere riscaldati con una fonte esterna di calore se la temperatura ambientale è di almeno 18-21°C, il caldo eccessivo può essere fatale. Se la stanza è più fredda, potete mettere un cuscino riscaldante o una bottiglia con acqua calda avvolta in un panno a metà nido, in modo che i piccoli possano spostarsi in una zona più fresca se hanno troppo caldo. Se la madre è morta poco dopo il parto, assicurati che i piccoli abbiano ricevuto il colostro, il primo latte ricco di sostanze nutritive, in caso te lo può fornire il veterinario.
L’alimento di cui ha bisogno nei primi giorni di vita è il latte materno, se non è possibile perché la mamma è morta e ti stai chiedendo cosa e come far mangiare un coniglietto che hai trovato abbandonato, forniscigli del latte di capra, con un tuorlo d’uovo e un cucchiaino di sciroppo di mais. Questo miscuglio avrà le stesse sostanze nutritive del latte materno. Alimenta i piccoli tenendoli dritti, dando il latte lentamente, utilizzando un biberon apposito o una siringa da insulina, osservandoli deglutire e non ci sia aspirazione del liquido nel tratto respiratorio. Un coniglio orfano deve mangiare due volte al giorno, come uno normale. Nutrirli troppo è una delle principali cause di morte nei piccoli per problemi intestinali mortali. Non utilizzare il latte in polvere per cani o il latte di mucca, non aggiungere zuccheri. I coniglietti con gli occhi ancora chiusi devono essere stimolati a urinare e defecare prima e dopo ogni pasto. Con un batuffolo di cotone inumidito con acqua calda massaggia delicatamente la zona anale fino a che il coniglietto non inizia a produrre feci e urine e continua finché non ha finito.
Quanto deve mangiare un coniglietto neonato
Se utilizzi una siringa da insulina da 1ml:
- 0-7 giorni di vita: 2-2 ½ ml per pasto (due pasti);
- 1-2 settimane: 5-7 ml per pasto (due pasti). Dipende dal soggetto, la dose può essere molto INFERIORE per i coniglietti più piccoli;
- 2-3 settimane: 7-13 ml per pasto;
- 3-6 settimane: 13-15 ml per pasto (due pasti – la dose potrebbe essere inferiore per i conigli più piccoli);
- 5-6 settimane: I conigli vengono svezzati a circa 6 settimane.
Come svezzare un coniglio appena nato?
Quando un coniglietto neonato apre gli occhi, a circa 2 settimane, si può iniziare a introdurre l’avena arrotolata e, a 30 giorni, il pellet di qualità contenente fibra pura. È importante passare lentamente dall’avena ai pellet, altrimenti si può provocare l’enterotossemia, un tipo di infezione intestinale con un alto tasso di mortalità. Anche la transizione dal latte al cibo solido deve avvenire progressivamente. A circa 6 settimane, puoi iniziare lo svezzamento, aggiungendo man mano più acqua alla loro miscela di latte, tuorlo d’uovo e un cucchiaino di sciroppo di mais. Aumenta gradualmente la quantità fino a quando non sarà principalmente acqua. Verso l’8 settimana potrai abbandonare il latte e aggiungere, una alla volta, verdure o anche frutta, consigliandoti con il veterinario su quale sia meglio.
Dott.ssa Di Bari Domenica
DMV, SpecTePacs
N° O.M.V. 988
Ottimo ; soddisfacentemente istruttivo !
Grazie Alberto, se tu avessi qualche altra curiosità, scrivici pure e ti faremo rispondere dalla dr.ssa Di Bari.
Buonasera
Noi abbiamo un cucciolo di coniglio nato da pochi giorni che la mamma non ha nutrito!
L’ abbiamo riscaldato e abbiamo cominciato a darle del latte in polvere, dato che nei negozi della zona non abbiamo trovato un latte per conigli puó andare bene quello per i gatti?
Grazie mille per una vostra risposta
Ciao Romina, come riportato nell’articolo scritto dalla dr.ssa Di Bari, i coniglietti orfani andrebbero nutriti con del latte di capra, con un tuorlo d’uovo e un cucchiaino di sciroppo di mais. Questo miscuglio avrà le stesse sostanze nutritive del latte materno. Alimenta i piccoli tenendoli dritti, dando il latte lentamente, utilizzando un biberon apposito o una siringa da insulina, osservandoli deglutire e non ci sia aspirazione del liquido nel tratto respiratorio.Se hai necessità di altre informazioni scrivici e ti metteremo in contatto con la dr.ssa Di Bari