I gatti sono esseri speciali che ci sorprendono costantemente con le loro impressionanti capacità, compreso avere degli organi di senso piuttosto spiccati. I sensi del gatto sono progettati per aiutare il tuo compagno peloso a vivere senza problemi nel suo ambiente. Dall’udito potente, al super olfatto, può percepire le cose in modi che noi bipedi possiamo solo immaginare. In questo articolo, vedremo perché il gatto ha gli organi di senso così sviluppati.
Quali sono i sensi del gatto?
I sensi dei gatti sono cinque come quelli di noi umani: gusto, vista, olfatto, tatto e udito, ma ci sono differenze evidenti sia nell’anatomia (non possiamo ruotare le orecchie per individuare la direzione del suono) che nella funzione (non possiamo vedere al buio). Gli organi sensoriali dei gatti sono fondamentali per la loro sopravvivenza, permettono loro di cacciare, saltare e arrampicarsi.
Organo di senso nel gatto: la vista
I gatti alla nascita sono ciechi e le immagini cominciano a farsi si nitide fra la 2° e la 3° settimana di vita.
Possono vedere molto meglio di noi in condizioni di scarsa illuminazione, il che consente loro di cacciare di notte. Perché i gatti ci vedono al buio? È grazie al “Tapetum Lucidum”, una membrana riflettente che aumenta il passaggio della quantità di luce attraverso la retina, potenziando la vista.
Ma i gatti sono daltonici? Di giorno noi abbiamo una visione migliore perché vediamo a colori, mentre gli scienziati ritengono che i gatti vedano solo il verde, il giallo e il blu. Per quanto riguarda invece la visione da lontano, fanno più fatica di noi nel mettere a fuoco gli oggetti distanti: quello che noi vediamo in modo nitido a 30-60 metri, per i gatti deve trovarsi tra 2 e 6 metri affinché sia visualizzato senza problemi. Quindi, in questo caso, vediamo meglio dei nostri gatti, tranne quando i livelli di luce sono bassi.
L’attività visiva del gatto è 10 volte inferiore a quella dell’uomo, ma con un angolo visivo superiore di circa 200 gradi contro i nostri 180, questa angolazione ha lo scopo di facilitarlo nella caccia.
Il gatto ha un’ottima visione binoculare (visione 3D) infatti, le immagini inviate da ciascun occhio sono sovrapposte donandogli una buona percezione della distanza e della profondità che gli permette una maggiore precisione nel valutare la distanza della preda.Inoltre, i loro occhi non hanno bisogno di essere lubrificati sbattendo le palpebre. Questo li aiuta a mantenere una concentrazione costante su chi vogliono attaccare.
Le pupille possono passare da sottili e strette a rotonde e piene in pochi secondi, soprattutto quando la luce è scarsa o quando è pronto a giocare.
L’occhio è protetto da due palpebre che si chiudono in senso orizzontale e possiedono anche una “terza palpebra” che funge da schermo protettivo. Se questa è visibile, può significare che il gatto è malato e dev’essere portato subito dal veterinario. Normalmente possiamo vederla solo quando dormono.
Organo di senso nel gatto: l’udito
L’udito nei gatti è un senso estremamente sensibile, possono sentire un’ampia gamma di suoni, compresi quelli ad alta frequenza (ultrasuoni) che noi non siamo in grado di percepire.
La straordinaria capacità acustica dei gatti non viene meno neppure quando dorme, basta un minimo fruscio per attivarlo.
Le capacità uditive sono tra le più sviluppate nel regno animale: è secondo solo al cavallo e al delfino. Questo straordinario senso dell’udito è in parte dovuto alla forma triangolare delle orecchie del gatto, che incanalano e amplificano i suoni. Le orecchie hanno ben 32 muscoli, le nostre 6, che gli permettono di ruotarle di 180°, in alto e in basso, in senso circolare, uno indipendente dall’altro e di inclinarli verso la fonte sonora.
Questa sua sensibilità lo porta a non amare le case rumorose, la musica ad alto volume, le urla.
Superano i cani nel percepire i suoni acuti, questo perché i cani, nella loro tecnica di caccia intrappolano le loro prede, i gatti invece preferiscono rimanere appostati e ascoltare ogni minimo rumore prima di attaccare: riescono a sentire lo squittio di un topo!
Questa sensibilità uditiva purtroppo viene meno intorno al quinto anno di età e continuare a diminuire man a mano che il gatto diventa anziano.
Organo di senso nel gatto: il gusto
Il senso del gusto di un gatto è debole. Gli esseri umani hanno 9.000 papille gustative. I gatti ne hanno 473. Compensano questa carenza con un olfatto superiore, grazie al quale riescono a capire se un cibo è deteriorato. Noi possiamo sentire il gusto acido, amaro, salato e dolce. I gatti non hanno il recettore del gusto per la dolcezza.
Le papille gustative sono concentrate principalmente sulla punta, ai lati e nella parte posteriore della lingua. L’acido viene avvertito in tutte e tre le zone, l’amaro nella parte posteriore e il salato alla parte anteriore.
Essendo carnivori, hanno un senso del gusto che identifica e preferisce grassi e proteine. La temperatura ottimale del cibo da servirgli è di circa 30-35°C, ovvero quella delle sue prede, quello tirato fuori direttamente dal frigo è un orrore… a meno che non sia davvero affamato!
Organo di senso nel gatto: l’olfatto
I gatti hanno un senso dell’olfatto molto acuto, che li aiuta a localizzare prede o pericoli, con ben 200 milioni di recettori olfattivi rispetto ai 5 milioni dell’uomo. Per questo è importante, ad esempio, che la lettiera non sia sporca o a fare attenzione agli odori di altri animali su di te, cose che potrebbero dargli molto fastidio. All’interno del naso troviamo una fitta rete di pieghe che hanno il compito di intrappolare l’aria e tenerla a contatto con le cellule sensoriali per far si che il cervello riconosca l’odore. Mentre, all’interno della bocca, sotto il palato, ritroviamo l’organo vomero nasale, od organo di Jacobson, grazie al quale il felino può captare i feromoni e comunicare così con gli animali della sua specie.
Vi sarà capitato di vedere il vostro gatto con la bocca leggermente aperta, immobile con lo sguardo nel vuoto, quella è la reazione di Flehmen.
L’olfatto del gatto ha diverse funzioni:
- individuare le prede,
- riconoscere il cibo e la sua commestibilità prima di consumarlo,
- orientarsi segnando il territorio
- identificare altri gatti
- identificare il suo padrone
Il gatto si serve del naso per conoscerci, quando si avvicina a noi e ci annusa in realtà non ci sta facendo le coccole ma ci sta conoscendo e sta carpendo informazioni su di noi. I gatti hanno ghiandole odorose anche su alcune parti del corpo: cuscinetti, labbra, guance, coda, fronte, fianchi oltre alle due ghiandole anali che servono per lasciare il loro odore dietro di sé, in modo che gli altri gatti possano individuarlo.
Organo di senso nel gatto: il tatto
Sebbene i gatti percepiscano il tatto con il pelo, le zampe e il resto del corpo, l’aspetto più notevole di questo senso sono i “baffi”. Quasi tutte le razze ne hanno 12 disposti in quattro file su ogni guancia. Essi li aiutano a determinare la temperatura dell’ambiente, la direzione da cui proviene il vento e agiscono come un’estensione del suo corpo trasmettendo informazioni sensoriali fondamentali, come la capacità di passare attraverso i passaggi, dandogli anche un senso di equilibrio generale.
Non tutti sanno che oltre i normali sensi, il gatto è dotato di organi di senso speciali, scopriamoli nel prossimo articolo!