“Anche l’occhio vuole la sua parte” … solo un modo di dire? perché non applicarlo anche ai nostri pet?
Sento ancora oggi alcuni clienti ripetermi la frase: “ma quindi esistono anche gli oculisti per gli animali?”
E non è solo un fatto estetico, l’occhio è bianco, è rosso, è gonfio o altro, gli occhi sono organi fondamentali anche per i nostri amici animali, e richiedono, come gli altri apparati, di una conoscenza specifica e di attrezzature adatte a valutarne la funzione e lo stato di salute.
Quando ci accorgiamo che il nostro animale ha qualcosa che non va, tipo occhio semichiuso, lacrimazione eccessiva o formazione di muco, l’errore più grosso che possiamo fare è di sottovalutare il problema e attendere che la cosa si risolva da sola, magari facendo dei semplici lavaggi. Una visita dal nostro Veterinario di fiducia potrà farci risparmiare del tempo prezioso nell’individuazione di un problema oculare. Sarà poi premura del Medico Veterinario decidere se intraprendere una terapia o se, non avendo riconosciuto la causa del problema, indirizzare il paziente presso un Collega che abbia le attrezzature e le competenze atte a farlo. La tempestività nella corretta diagnosi, e quindi nella scelta della corretta terapia, è fondamentale per ottenere i migliori risultati.
Una visita oculistica completa deve comprendere: misurazione della quantità di lacrime prodotte ed eventuale valutazione della qualità delle stesse, misurazione della pressione oculare, osservazione ad alto ingrandimento dei mezzi diottrici (cornea, umor acqueo, cristallino e vitreo) e delle strutture intraoculari fino all’osservazione del fondo oculare. Solo in seguito ad una siffatta visita si deciderà se approfondire l’esame con altre indagini specifiche o se si è già in grado di effettuare una diagnosi.
Le patologie che possono affliggere gli occhi dei nostri animali sono, bene o male, le medesime che possono affliggere l’uomo, dalla congiuntivite all’ulcera corneale, dall’uveite al glaucoma, dalla cataratta alle patologie degenerative retiniche.
Anche la Scienza Veterinaria ha fatto passi da gigante, sta a noi prenderne atto e cercare di usufruirne, per il benessere dei nostri Amici Animali.
Ma vediamo com’è costituito un occhio e prendiamo in esame quello del cane per comodità perché molto simile a quello umano.

L’occhio è posizionato in una cavità del cranio, l’orbita, e mantenuto in loco grazie alla presenza di diversi muscoli che permettono anche il suo direzionamento. Andando dall’esterno verso l’interno, distinguiamo:
1 cornea
2 umor acqueo
3 iride
4 cristallino
5 umore vitreo
6 retina
7 nervo ottico
La caratteristica del cane di essere un “cacciatore” lo ha portato ad uno sviluppo maggiore delle cellule della retina che gli permettono di acquisire maggiormente le informazioni luminose, permettendogli una buona visione crepuscolare. Riescono, si, a percepire i movimenti a distanza, ma, alla stessa distanza, non distinguono gli oggetti che sono fissi.
Come nei gatti (clicca per vedere l’articolo “Organi di senso del gatto”) anche i cani sono dotati del “Tapetum Lucidum”, una membrana riflettente che aumenta il passaggio della quantità di luce attraverso la retina, potenziando la vista in condizioni di scarsa illuminazione.
Esternamente l’occhio ha due palpebre, una superiore e una inferiore e nell’interno presenta una terza palpebra che ricopre l’occhio quando è chiuso e non visibile quando è aperto, a meno che non ci sia un disturbo oculare.
Le palpebre scorrono sulla cornea grazie al film lacrimale che, oltre allo scopo di lubrificare l’occhio, nutre la cornea che è priva di vasi sanguigni fornendole ossigeno e glucosio.
Infatti, il film lacrimale svolge diverse funzioni:
- Ottica eliminando le irregolarità superficiali mantenendo la superficie corneale liscia e otticamente regolare
- Meccanica lubrificando le superfici congiuntivali palpebrale e bulbare ed esercitando un’azione di lavaggio da corpi estranei e cellule morte
- Trofica fornendo ossigeno e glucosio alla cornea
- Difensiva perché rappresenta la prima linea di difesa contro gli agenti patogeni
Il film lacrimale è costituito da:
- Uno strato lipidico più esterno
- Uno strato acquoso con mucillagini solubili intermedio
- Uno strato mucoso più interno a contatto con l’epitelio
Lo strato acquoso lacrimale è prodotto dalle ghiandole lacrimali ed una insufficiente sua produzione causa un disturbo molto diffuso che è la cheratocongiuntivite secca.
Il mio lavoro è la mia passione e grazie a Loovers posso condividerla con voi. Ci sono molti aspetti che avrei piacere di condividere con voi e, a tal proposito, se avete curiosità, dubbi o semplicemente volete conoscere meglio il mondo dell’oftalmologia, scrivete pure nei commenti.